La legge 626/94 è molto precisa in tema di dispositivi di protezione individuale del lavoratore.
Detti dispositivi hanno un ruolo fondamentale nella prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali.
Gli articoli 4 e 6 del D.P.R. 547/55 sono chiari nell’indicare l’obbligo del lavoratore all’uso di detti presidi e l’obbligo del datore di lavoro al controllo .
Le scarpe antinfotunistiche ortopediche rispecchiano tutte le caratteristiche secondo la tipologia del lavoro:
° ANTISTATICHE
° ANTISCIVOLO
° LAMINA ANTIFORO
° RESISTENZA AL CALORE PER CONTATTO
° FODERA INTERNA
Il materiale di costruzione della scarpa antinfortunistica deve essere di buona qualità, imbottita per proteggere i malleoli, protezione contro le infezioni micotiche. La calzatura deve essere eseguita con cura in ogni dettaglio.
Se dotate di puntale lo stesso deve essere di lunghezza non inferiore al 18% della lunghezza della scarpa e deve avere superfici arrotondate. Particolare cura va adoperata nella tomaia per evitare conflitti con la superficie dorsale del piede.
Naturalmente la costruzione della singola calzatura deve tenere conto delle esigenze individuali, allo scopo di fornire al lavoratore la scarpa più idonea anche in caso di presenza di patologie congenite come il piede piatto costituzionale od acquisite come negli esiti di fratture e di amputazioni che interessano generalmente l'avampiede con lesioni parziali o totali delle dita.
Le scarpe antinfortunistiche possono essere:
° Alte (modello polacco)
° Basse
° Zoccolo (lavori nel settore alimentare e sanitario) |
